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Il 20% dei pazienti oncologici perde la vita per malnutrizione

Nutrizione Redazione DottNet | 29/06/2017 14:33

La perdita di peso aumenta la tossicità della chemioterapia

La presenza di un tumore può avere conseguenze negative anche sullo stato nutrizionale del paziente, tanto che il 20% dei pazienti oncologici, circa 2 milioni di persone, perde la vita per cause legate alla malnutrizione. È quanto emerso nel corso del congresso della Società italiana di nutrizione clinica e metabolismo (Sinuc) in corso a Firenze.    "La malnutrizione non può più essere considerata un ineluttabile effetto collaterale della malattia a cui rassegnarsi - spiega Maurizio Muscaritoli, presidente Sinuc - essa è, infatti, prevenibile e reversibile a patto che l'intervento nutrizionale sia il più tempestivo possibile, divenendo parte integrante delle cure oncologiche". "La perdita di peso - precisa sempre Muscaritoli - aumenta la tossicità indotta dalla radio-chemioterapia, peggiora la sensibilità delle cellule tumorali al trattamento antineoplastico, indebolisce le difese dell'organismo, aumenta la frequenza e la durata dei ricoveri, provoca aumento delle complicanze post-operatorie e scadimento della qualità di vita".

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"Nel 20% dei casi i problemi metabolico-nutrizionali possono costituire una 'malattia nella malattia' - continua Muscaritoli -. La perdita di peso può essere causata da perdita di appetito, difficoltà a deglutire il cibo, ostruzione al passaggio del cibo in un tratto dell'apparato digerente, alterata capacità di digerire o assorbire i cibi, conseguenze delle terapie antineoplastiche, ansia, paura e depressione".

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